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21dicembre2020

Il coronavirus negli animali domestici

Il coronavirus è un RNA-virus con diverse varianti, alcune di esse possono provocare nei nostri animali domestici forme diarroiche e nel gatto una forma molto grave di peritonite conosciuta come peritonite infettiva felina (FIP).

Ma ciò che in questo particolare momento, la comunità scientifica si chiede, è se la forma conosciuta come Covid 19 può infettare altre specie oltre all’uomo.

Al momento la letteratura sull’ argomento è ancora insufficiente.

Lo scopo di questo breve articolo è di riassumere con semplicità ciò che al momento è stato pubblicato su riviste scientifiche veterinarie.

Il primo caso riguarda un volpino di pomerania, di 17 anni, di Hong Kong risultato debolmente positivo al test di RNA-PCR sulle cavità nasali, quello che definiamo come tampone nasale.

Anche il proprietario dell’animale risultava positivo, per questo motivo si è pensato potesse trattarsi di una contaminazione accidentale, dovuta al contatto uomo animale.

Il cane è stato posto in isolamento e i successivi cinque tamponi ripetuti nell’arco di due settimane hanno dato sempre esito debolmente positivo, confermando la presenza di una vera infezione nel volpino di pomerania.

Sul soggetto sono stati eseguiti test sierologici, per valutare la presenza di anticorpi contro il coronavirus, risultati negativi. Ed inoltre esami colturali, per cercare di far crescere il virus su terreni biologici, risultati anch’essi negativi.

Questo dimostra che il virus sul cane, non è stato in grado di creare una risposta del sistema immunitario, e non ha avuto la capacità di moltiplicarsi.

Inoltre il cane non ha presentato mai sintomatologia significativa.

Una volta negativizzato il cane è stato riportato dal proprietario ed è deceduto alcuni giorni dopo, purtroppo l’uomo ha negato il consenso all’autopsia impedendo di capire se la causa della morte poteva essere associata al coronavirus.

L’altro caso riguarda un pastore tedesco, anch’esso di proprietà di un paziente positivo, e con un quadro generale sovrapponibile a quello del volpino, il cane negativizzato è in buone condizioni.

Al momento numerosi sono gli studi e i tamponi che vengono eseguiti sugli animali domestici, ma per ora nessun altro caso è stato rilevato.

Concludendo le poche e scarse informazioni che abbiamo confermano la possibilità di infezione nel cane, tuttavia il virus non è stato in grado di creare sintomatologia e soprattutto non ha dimostrato di poter replicarsi o creare una risposta immunitaria.