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21dicembre2020

Il gatto che beve molto: un sintomo da non sottovalutare

Uno dei sintomi più comunemente osservati dai proprietari dei gatti è un aumentato consumo di acqua, definito in termini medici come polidipsia.

A questa situazione si accompagna quasi sempre una aumentata produzione di urina.

I gatti solitamente bevono molto poco, per cui vedere un gatto che cerca l’acqua costantemente, svuotando le ciotole o bevendo da posti insoliti come bidet e sottovasi, ci induce a pensare che il nostro animale possa avere qualche patologia.

Portato alla visita veterinaria, dopo averne valutato lo stato di idratazione, lo stato clinico generale, la pressione sistemica, è fondamentale eseguire un esame delle urine e un pannello biochimico.

Nei gatti anziani la patologia più comune che induce la polidipsia è l’insufficienza renale. I reni infatti non riescono a concentrare più le urine, che risulteranno molto diluite, perdendo dal filtro renale sostanze importanti come le albumine.

Questi soggetti risulteranno disidratati e in breve tempo perderanno peso, inizialmente si alimentano normalmente ma ben presto tendono all’anoressia.

Un’altra comune patologia che può indurre polidipsia è il diabete mellito.

I gatti con il diabete hanno anche una grandissima voracità ed urinano molto. Il riscontro di glucosio nelle urine è estremamente indicativo della presenza della malattia.

Anche l’ipertiroidismo, nei gatti anziani, aumenta la necessità di acqua. La patologia è facilmente diagnosticabile con un esame ematico.

Cause meno comuni di polidipsia, rispetto alle precedenti, sono ad esempio l’ipercalcemia, il diabete insipido, patologie epatiche o infezioni delle vie urinarie.

Di comune riscontro è l’aumentata richiesta di acqua indotta da farmaci, come ad esempio il cortisone. I gatti tollerano molto bene la somministrazione di questo farmaco, ma non deve stupirci soprattutto dopo trattamenti con steroidi a deposito, di osservare una marcata polidipsia.

Per potere trattare al meglio questo sintomo è fondamentale quindi diagnosticare la patologia del nostro animale. Ad esempio se ci troviamo di fronte ad un diabete mellito potremmo usare l’insulina, se invece abbiamo un ipertiroidismo potremmo usare farmaci come il tapazole.

In conclusione se osserviamo una polidipsia nel nostro gatto, dovremo recarci dal nostro veterinario di fiducia, per gli esami di routine e la cura più adeguata.