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21dicembre2020

Epilessia nel cane e nel gatto

L’epilessia negli animali domestici è la patologia neurologica cronica più frequente, e la drammaticità delle crisi convulsive viene avvertita dai proprietari di questi animali come un vero e proprio evento catastrofico.

In realtà attraverso una buona collaborazione tra medico veterinario e proprietario  la gestione della patologia può risultare più semplice di come può sembrare.

La sintomatologia è variabile, vi possono essere crisi convulsive generalizzate caratterizzate da tremori, perdita di coscienza, bava alla bocca, movimento di pedalamento degli arti, perdita di urine e feci.

A volte però i sintomi risultano più subdoli e si possono osservare delle crisi parziali o assenze in cui i soggetti colpiti sembrano non essere più in connessione con la realtà.

Le crisi convulsive possono presentarsi singole o a grappolo (più crisi nell’arco di 24 ore), fino ad arrivare ad uno stato epilettico costante.

La frequenza delle crisi risulta un fattore determinante per decidere se un animale debba essere sottoposto ad un trattamento farmacologico con gli anticonvulsivanti.

L’epilessia può essere determinata da malattie come ad esempio tumori cerebrali, malattie metaboliche, diminuzione del glucosio o del calcio.

Oppure può avere un origine genetica, senza nessuna alterazione strutturale del cervello, questa è sicuramente la forma più frequente e viene definita come epilessia idiopatica.

L’epilessia idiopatica insorge in animali tra 1 e 6 anni e tra una crisi e la successiva i soggetti colpiti non presentano deficit neurologici evidenti.

Se le crisi diventano frequenti bisogna iniziare la terapia.

Sarebbe sempre buona norma far valutare il cane epilettico da un neurologo veterinario specialista, eseguire esami generali e quando possibile una risonanza magnetica.

Il farmaco di elezione per la gestione dell’epilessia nel cane e nel gatto rimane il fenobarbitale, anche se negli ultimi anni nuove molecole come l’imepitoina o il leviteracetam hanno permesso di gestire meglio la patologia.

Queste cure risultano solitamente efficaci nel controllare l’epilessia, tuttavia è possibile osservare ancora crisi nonostante i farmaci.

Concludendo la malattia epilettica nei nostri animali domestici è una malattia che deve essere gestita dai proprietari, in stretto rapporto con il veterinario, per poter migliorare le condizioni di vita.