Otite esterna
L’otite esterna è una patologia piuttosto frequente nel cane, meno nel gatto. E’ importante saperla riconoscere per tempo in quanto può provocare anche la perforazione del timpano. E’ caratterizzata da un’infiammazione dell’epitelio del condotto uditivo esterno che nei nostri animali ha una forma a L, con una parte verticale che scende verso il basso e una parte orizzontale che termina con il timpano. Se nel condotto uditivo si formano del pus o del cerume, questi tendono ad accumularsi nella porzione orizzontale perché a causa della forma del canale fanno fatica ad essere eliminate in quanto non possono risalire.
Le razze con orecchie pendenti sono maggiormente predisposte; questa conformazione provoca infatti un minor circolo di aria e quindi un ambiente più caldo e umido che predispone maggiormente l’insorgere di questo problema.
Le cause possono essere molteplici: corpi estranei (come ad esempio spighe di gaminacee), agenti batterici, agenti virali, agenti micotici, parassitari oppure possono essere date da cause allergiche.
Il cane con otite esterna scuote frequentemente la testa e la tiene inclinata da un lato. Spesso il condotto uditivo e la cute del padiglione auricolare interno sono arrossati, si può avere la fuoriuscita di materiale ceruminoso e/o purulento, talvolta emorragico dal condotto. Le otiti possono dare molto prurito o essere piuttosto dolorose, a seconda della gravità.
Appena si notano i sintomi di un’otite è importantissimo recarsi da proprio veterinario che provvederà ad esaminare accuratamente l’orecchio mediante un apposito strumento chiamato otoscopio. Il veterinario vi potrà prescrivere la terapia più appropriata in base alla gravità del problema.
Le otiti possono essere trattate con terapia locale da mettere nell’orecchio interessato una volta al giorno per periodi più o meno lunghi a seconda della gravità del problema, oppure si possono trattare con un prodotto che mantiene la propria durata per circa 15 giorni.
Le otiti possono avere dei tempi di guarigione un po’ lunghi, quindi è fondamentale essere costanti nel fare la terapia e far controllare l’animale al proprio veterinario di fiducia.