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21dicembre2020

La leishmaniosi canina

La leishmaniosi è una malattia parassitaria, causata da protozoi, la cui trasmissione avviene per azione di insetti vettori chiamati flebotomi.

In Italia la malattia è endemica in molte regioni, in Romagna sono state segnalate diverse aree, dove la leishmania è presente.

Questa parassitosi è una zoonosi e può quindi colpire anche l’uomo, causando una forma viscerale ed una cutanea.

I principali sintomi della leishmaniosi cutanea nel cane, sono rappresentati da dermatite crostosa e ulcerosa, localizzata soprattutto a livello della testa, delle zampe e del dorso, con ipertrofia dei linfonodi.

Mentre la forma viscerale causa soprattutto insufficienza renale, con conseguente dimagramento dei soggetti colpiti, necessità di bere molto, vomito e diarrea.

Anche le articolazioni possono essere coinvolte dalla malattia, con zoppie importanti e difficoltà deambulatorie.

Per diagnosticare la leishmaniosi è necessario eseguire esami del sangue generali e esami sierologici, che valutano il numero di anticorpi specifici, prodotti dal sistema immunitario del cane, nei confronti della malattia.

Un titolo di anticorpi alto non è sufficiente per diagnosticare la parassitosi, infatti il cane potrebbe solo avere avuto un contatto con il parassita ma non esserne stato infestato.

Si rende pertanto necessaria nei cani sospetti, una ricerca diretta dei protozoi nei tessuti in cui essi maggiormente si localizzano: linfonodi, midollo osseo, cute o sangue. Negli ultimi anni tecniche sempre più avanzate di biologia molecolare, come la PCR, hanno facilitato la diagnosi di questa malattia.

In caso di soggetti positivi è possibile gestire, ma raramente curare, i cani ammalati. Esistono molti protocolli terapeutici che prevedono l’uso di antimoniali o molecole come la miltefosina. Queste cure sono spesso costose e devono essere ripetute diverse volte, durante la vita dell’animale.

L’aggravarsi dell’insufficienza renale rappresenta la causa più frequente di decesso dell’animale.

Il consiglio che voglio dare ai proprietari di cani sani è quello di cercare di prevenire la malattia e la puntura infetta dei pappataci, attraverso l’applicazione di fialette antiparassitarie repellenti spot-on o con collari da applicare per tutto il periodo primaverile-estivo.

Negli ultimi anni è possibile effettuare anche una profilassi vaccinale dal veterinario.