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La cistite idiopatica felina
23novembre2020

La cistite idiopatica felina

La cistite idiopatica felina è una patologia delle basse vie urinarie del gatto, caratterizzata da una serie di sintomi, presenti singolarmente o contemporaneamente.

Questi sintomi sono la stranguria (urinare con dolore), ematuria (urinare con sangue) e l’ostruzione parziale o completa delle vie urinarie.

Si definisce idiopatica perché non è possibile, nonostante un iter diagnostico corretto, determinare la causa di tale patologia.

Colpisce solitamente gatti giovani-adulti, difficilmente soggetti sopra i dieci anni. Vi è discordanza, a livello di articoli scientifici, se tale patologia sia più frequente nel maschio rispetto alla femmina, sicuramente nei gatti maschi la forma ostruttiva è prevalente.

Lo stress psico-fisico sembra svolgere un ruolo determinante nella gestione della cistite idiopatica.

Fattori predisponenti sono l’obesità, la vita sedentaria, la presenza di più gatti, cassette poco pulite, cambiamenti di dieta improvvisi, e un carattere molto sensibile.

Erroneamente, per molto tempo, i veterinari hanno trattato questa patologia con antibiotici, è stato ampiamente dimostrato che i batteri non sono quasi mai presenti in corso di cistite idiopatica, la loro presenza può essere associata ad una sovrainfezione.

Una possibile origine virale è stata ipotizzata da alcuni autori, soprattutto correlata alla presenza di calicivirus.

Frequentemente la patologia si risolve in maniera spontanea in pochi giorni, tuttavia se i sintomi persistono è necessario eseguire una terapia medica efficace.

Per le forme senza ostruzione sarà necessario eliminare il dolore attraverso la somministrazione di antinfiammatori o antidolorifici; per le forme ostruttive dovremo invece praticare una disostruzione, in anestesia, tramite catetere.

Uno dei fattori determinanti della terapia sarà quello di ridurre lo stress dei nostri gatti attraverso una serie di accorgimenti:

- Pulizia delle cassette (soprattutto se in casa sono presenti più gatti)

- Presenza di giochi dinamici, per far recuperare al gatto l’istinto predatorio

- Presenza di tane e nascondigli

- Attenzione alla gestione del cibo, si consiglia infatti di evitare cambi frequenti di alimentazione.

- Evitare spostamenti delle ciotole con il cibo e delle cassette per le deiezioni.

- Fornire sempre acqua fresca, magari con l’uso di fontanelle a cascata che aumentano l’ingestione di acqua.

- Trattare l’ambiente con feromoni felini.

Se questi accorgimenti per la riduzione dello stress non dovessero essere sufficienti è possibile trattare i gatti con antidepressivi triciclici, come ad esempio l’amitriptilina.