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21dicembre2020

L’ipotiroidismo nei cani

L’ipotiroidismo è la più comune patologia della tiroide nel cane. La patologia può avere origine congenita nei cuccioli o essere associata ad una forma acquisita, che colpisce solitamente cani adulti o anziani.

Le forme acquisite sono di gran lunga le più frequenti circa il 95%.

Le razze più predisposte sono il Golden Retrevier, i Dobberman, i Boxer, gli Schnauzer giganti e i Setter Inglesi.

Il sesso o il fatto di essere sterilizzati non rappresentano fattori di rischio nello sviluppo della malattia.

I cuccioli colpiti da ipotiroidismo congenito, presentano una alterata crescita, con sviluppo sproporzionato del corpo, ritardi mentali, persistenza del pelo da cucciolo, alterazioni neuromuscolari e a volte la presenza di gozzo aumentato. La razza maggiormente colpita è sicuramente il Pastore tedesco.

I cani adulti che presentano la forma acquisita hanno invece sintomatologia variabile, a sviluppo subdolo e graduale.

In generale presentano sintomi legati ad una riduzione dei processi metabolici dell’organismo e includono letargia, intolleranza all’esercizio e al freddo, tendenza ad ingrassare, senza un concomitante aumento dell’appetito e ottundimento neurologico.

Le alterazioni cutanee caratterizzate da perdita di pelo e pelle che tende a presentarsi più scura, si localizzano soprattutto ai fianchi e alla coda.

E’ possibile osservare diversi segni neurologici come crisi epilettiche e neuropatie periferiche.

Sono segnalati anche sintomi meno frequenti come riduzione del ritmo cardiaco, paralisi della laringe o sviluppo di megaesofago.

La diagnosi si realizza attraverso la valutazione dei sintomi clinici e con esami del sangue.

La diminuzione degli ormoni tiroidei, in assenza dei sintomi clinici appena descritti, non significa che il cane in esame sia realmente un soggetto ipotiroideo.

Infatti esistono diversi fattori che possono diminuire i valori ormonali della tiroide, come ad esempio malattie concomitanti che provocano stress o la somministrazione di farmaci.

Il test fondamentale per accertare la presenza della malattia, è rappresentato dalla somministrazione di TSH, purtroppo questo esame risulta molto costoso.

Anche l’ecografia della tiroide può risultare un metodo diagnostico valido, ma non è molto specifico.

I soggetti ipotiroidei possono essere curati fino alla remissione completa dei sintomi, attraverso la somministrazione di ormoni tiroidei sintetici che assicurano ai nostri animali una buona qualità della vita.