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21dicembre2020

Il diabete nel cane

È una malattia frequente, ma non semplice da diagnosticare.

 

Il diabete nel cane è una malattia diffusa, che necessita di adeguate terapie e di un’alimentazione controllata, esattamente come per l’uomo. Si sviluppa quando il pancreas inizia a produrre meno (o a non produrne affatto) insulina, un ormone che regola la concentrazione di zuccheri nel sangue. Quando l’insulina inizia a scarseggiare, gli zuccheri nel sangue non vengono più utilizzati sotto forma di energia o grasso, ma restano in circolo. Ciò produce come primo effetto evidente l’aumento della glicemia, ossia il valore che definisce il livello di zuccheri nel sangue.

Quindi, come mantenere il cane in salute? Sicuramente con la prevenzione, ma anche facendo attenzione a quei sintomi tipici del diabete nel cane, a cui però spesso tendiamo a dare poca importanza. Individuare in tempo la malattia aiuta il cane a vivere meglio e trovare un giusto equilibrio tra alimentazione e terapie.

 

I sintomi

Quando la glicemia è sempre alta, anche a stomaco vuoto, il cane si sente sempre stanco e spossato e tende a dimagrire, pur mangiando normalmente, dato che gli zuccheri non lavorano come dovrebbero. Questo scompenso ha effetto anche sui reni, che di contro iniziano a produrre più liquidi e quindi inducono il cane a fare più pipì e a bere più spesso.

I sintomi del diabete nel cane possono essere riassunti in 4 P: poliuria (aumento delle urine), polidpsia (aumento della sete), polifagia (aumento della fame) e perdita di peso.

Per riconoscere più facilmente il diabete nel cane bisogna considerare inoltre che questa malattia colpisce più le femmine dei maschi, principalmente nell’età adulta, nella fascia che va dai 5 ai 15 anni.

 

Le complicanze

Se non individuato per tempo, il diabete può portare ad uno scompenso fisico nel cane e a gravi complicazioni nella sua salute. Tra queste ecco le cinque principali.

 

Cataratta

È una complicanza tipica del diabete nel cane, che col tempo provoca l’opacità del cristallino, fino ad una potenziale cecità. È quindi importante tenere sotto controllo gli occhi e rimuovere la cataratta appena si presenta, per scongiurare conseguenze più gravi.

 

Aumento delle infezioni batteriche

L’alto livello di glucosio nel sangue predispone il cane ad una maggiore proliferazione di batteri, aumentando quindi il rischio di sviluppare infezioni potenzialmente pericolose. Un cane diabetico deve essere quindi costantemente monitorato ed eventuali infezioni vanno debellate per tempo.

 

Glaucoma

Si tratta di una malattia dell’occhio causata da un’eccessiva concentrazione di proteine, che produce un’elevata pressione oculare. In genere si sviluppa a seguito di una cataratta mal curata, pertanto se ne può scongiurare l’insorgenza trattando adeguatamente la malattia scatenante. In caso contrario, il glaucoma può avere conseguenze molto gravi, come il distacco della retina.

 

Chetoacidosi diabetica

È una malattia grave, che si può sviluppare qualora il diabete non venga individuato per tempo o se le cure apportate non risultano adeguate. In questi casi, il cane inizia a digerire, al posto degli zuccheri mancanti, i depositi di grassi e i muscoli. Ciò causa un grave deperimento nel cane, oltre a vomito, debolezza muscolare ed eccessiva fame o sete. Nei casi più gravi può portare anche alla cecità assoluta.

 

Neuropatia

L’elevato livello di zuccheri nel sangue può portare anche a gravi danni neuronali con sintomi non immediatamente associabili al diabete, quali tremore e debolezza delle articolazioni. Nella gran parte dei casi questa problematica è risolvibile attraverso un riequilibrio del livello di glucosio nel sangue, ma se non si interviene per tempo, i danni possono essere permanenti.

 

Insulina: il dosaggio

La tipologia di diabete più diffusa, nei cani come nell’essere umano, è il diabete mellito di tipo 1, che va trattato attraverso la somministrazione di insulina, per ristabilire i giusti livelli di zuccheri nel sangue.

L’insulina può essere somministrata con due dosi oppure con una dose unica giornaliera. Le due dosi vanno somministrate a distanza di 12 ore l’una dall’altra, sempre negli stessi orari e in concomitanza dei pasti, mentre la dose unica andrebbe fornita insieme ai 2/3 del pasto e il restante cibo va dato circa 6/8 ore dopo, quando la concentrazione di glucosio nel sangue sarà più bassa. Per definire modalità e tempistiche di somministrazione, consultate il vostro veterinario di fiducia.

 

L’alimentazione

Il primo grande cambiamento nello stile di vita di un cane diabetico risiede nella sua alimentazione, che deve essere bilanciata e controllata, con l’ausilio di un medico veterinario. Solo lui infatti può individuare la giusta dieta per il cane diabetico, sulla base delle sue condizioni fisiche. In linea generale, però, si possono dare alcuni consigli alimentari, che non devono mai sostituirsi a quelli del proprio veterinario:

- somministrare due pasti al giorno, evitando il più possibile cibi fuori orario;

- evitare la somministrazione di zuccheri semplici;

- fornire un’alimentazione ricca di proteine animali;

- somministrare adeguate dosi di omega 3, che hanno un forte potere antinfiammatorio.