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21dicembre2020

La diarrea nel cane... un problema fastidioso

La diarrea nei nostri animali domestici è un problema alquanto frequente, che crea non poche difficoltà anche ai proprietari, i quali sono responsabili di dover raccogliere le deiezioni sia in ambiente domestico che per strada.

La diarrea si può presentare sia in maniera acuta che cronica.

Le forme acute dovute principalmente ad intemperanze alimentari o patologie di scarsa importanza, si risolvono spontaneamente nell’arco di pochi giorni. Per anni i veterinari hanno trattato queste diarree con antibiotici, molto spesso non necessari e a volte anche dannosi.

Solitamente è sufficiente utilizzare fermenti lattici e addensanti della massa fecale, come ad esempio, il caolino-pectina.

Se invece le diarree perdurano per un periodo superiore ai sette giorni vengono definite croniche e si rende necessaria una diagnostica più approfondita per ricercare la causa della patologia.

Il primo consiglio che molti veterinari danno è quello di eseguire un esame coprologico per la ricerca di parassiti intestinali, molto frequenti anche in animali perfettamente sani e privi di sintomi.

Sarebbe buona norma per animali che frequentano i parchi cani eseguire due sverminazioni all’anno con una profilassi generica.

In caso di esame coprologico negativo e perdurare della diarrea, solitamente si tenta un cambio alimentare.

La prima scelta dietetica, per la letteratura scientifica, è l’idrolisato proteico specifico per i cani con intolleranze alimentari. Altre possibilità sono le diete monoproteiche o le diete ad alta digeribilità.

Nel caso in cui la sintomatologia dovesse persistere, bisogna iniziare una diagnostica completa, basata su esami del sangue, test ematici del malassorbimento cronico, ecografie addominali ed eventualmente endoscopia con biopsia.

Le biopsie endoscopiche sono fondamentali per decidere un eventuale terapia che possa prevedere l’uso cronico di antibiotici o cortisone per controllare la patologia.

Le terapie antibiotiche possono durare anche per mesi, quelli più utilizzati sono la Tilosina, reperibile solo in forma galenica e il metrimidazolo.

La terapia immunosoppressiva con cortisone deve essere valutata attentamente perché presenta numerosi effetti collaterali.

Ultimamente sta prendendo piede una nuova e rivoluzionaria terapia per la veterinaria, ma già praticata da molti anni nell’uomo, basata sul trapianto fecale.

Le feci di cani sani e privi di patologie trasmissibili viene immesso attraverso una cannula nel colon di animali ammalati, ricostituendo la flora microbica compromessa.

Solitamente la gestione delle diarree croniche è un problema di difficile gestione dove spesso, come veterinari, ci dobbiamo accontentare di poter gestire i sintomi e non guarire la patologia.